Casa Sintomi Cosa mangiare per combattere l'infiammazione nell'intestino

Cosa mangiare per combattere l'infiammazione nell'intestino

Anonim

Si consiglia alla dieta di carboidrati di ridurre l'infiammazione intestinale causata da problemi come eccesso di gas, cattiva digestione, morbo di Crohn e sindrome dell'intestino irritabile, poiché aiuta a ridurre i sintomi di dolore addominale, diarrea, gas e malassorbimento, e consente al corpo di iniziare a riparare le cellule intestinali.

Questa dieta si basa sul consumo di alimenti con carboidrati che richiedono meno lavoro per essere digeriti, come verdure cotte e frutta sgusciata, che aiuta a calmare e rigenerare la parete intestinale. Gli alimenti che necessitano di più lavoro durante la digestione o che incoraggiano una maggiore produzione di gas, come latte o fagioli, dovrebbero essere evitati. Fai il test e scopri se hai la sindrome dell'intestino irritabile.

Elenco dei cibi ammessi

Gli alimenti ammessi in questa dieta sono facilmente digeribili, come:

  • Carne: pollo, tacchino, uova, mucca, agnello, maiale; Cereali: riso, farina di riso, sorgo, avena, spaghetti di riso; Verdure facili da digerire: asparagi, barbabietole, broccoli, cavolfiori, carote, sedano, cetrioli, melanzane, lattuga, funghi, peperoni, zucca, spinaci, pomodori o crescione; Frutta sbucciata: banana, cocco, pompelmo, uva, kiwi, limone, mango, melone, arancia, papaia, pesca, ananas, prugna o mandarino; Latticini: yogurt naturale, formaggio di mucca o pecora senza lattosio o stagionato per 30 giorni; Semi oleosi: mandorle, noci pecan, noci del Brasile, nocciole, noci o anacardi; Legumi: arachidi; Bevande: tè, succhi naturali senza zucchero e acqua; Altri: burro di arachidi.

Un altro consiglio è quello di preferire le verdure cotte rispetto alle foglie crude, specialmente durante le crisi con diarrea o gas eccessivo. Vedi altri suggerimenti per eliminare il gas intestinale.

Elenco di alimenti vietati

Gli alimenti che dovrebbero essere evitati nella dieta per l'infiammazione dell'intestino sono:

  • Carni lavorate: salsiccia, salsiccia, pancetta, prosciutto, bologna, salame, petto di tacchino; Cereali: farina di frumento, segale; Latticini: latte e formaggi altamente lavorati, come il cheddar e il polenguinho; Legumi: fagioli, lenticchie o piselli; Verdure: cavoletti di Bruxelles, cavoli, germogli di burro, gombo, cicoria, carote; Frutta: mela, albicocca, pesca, nettarina, pera, prugna, ciliegia, avocado, mora, litchi; Prodotti industrializzati: cibi pronti surgelati, biscotti, pasta pronta per torte, spezie a cubetti, zuppe già pronte, gelati, dolci e snack; Bevande: bevande alcoliche.

In alcuni casi, l'uso del caffè può anche irritare l'intestino e portare disagio. Pertanto, è importante osservare la comparsa dei sintomi dopo aver consumato il caffè e, se necessario, utilizzare caffè decaffeinato o rimuovere quella bevanda dalla dieta.

Perché funziona

Eliminando dalla dieta carboidrati complessi, lattosio, saccarosio e altri ingredienti industrializzati, il sistema digestivo ha meno lavoro da fare, consentendo al corpo di iniziare un processo di recupero delle cellule intestinali danneggiate.

In questo modo, vi è una riduzione della quantità di tossine consumate e la flora intestinale viene regolata, prevenendo la comparsa di infiammazioni che provocano nuove crisi di sintomi.

Per trattare la sindrome dell'intestino irritabile e ridurre contemporaneamente le convulsioni, conoscere anche la dieta FODMAP.

Cosa mangiare per combattere l'infiammazione nell'intestino