I ricercatori della Stanford University negli Stati Uniti d'America hanno scoperto che la proteina royalactin, presente nella pappa reale, promuove la crescita e la proliferazione delle cellule staminali nei topi. Queste cellule sono note per essere pluripotenti, cioè sono in grado di riparare i tessuti del corpo e hanno il potenziale per curare malattie degenerative, come l'Alzheimer.
Inoltre, i ricercatori hanno identificato una proteina simile alla royalattina, NHLRC3, che in seguito fu chiamata Regina, che viene prodotta nella fase embrionale del corpo umano, svolgendo un ruolo importante nella formazione dell'embrione e potendo promuovere la moltiplicazione delle cellule staminali.
Come è stato fatto lo studio
I ricercatori dell'Università di Stanford, osservando che l'ape regina era più grande delle altre e analizzandone il comportamento, scoprirono che questa differenza di dimensioni era dovuta al consumo di pappa reale da parte dell'ape regina. Quindi, hanno scoperto che la royalattina, presente in questa gelatina, era responsabile della crescita dell'ape, perché provoca la moltiplicazione delle cellule staminali di questi insetti.
Successivamente, in laboratorio, i ricercatori hanno iniettato questa proteina in topi femmine di 8 mesi e dopo 8 settimane hanno raccolto parti del tessuto che sono cresciute per analizzare gli effetti della royalattina sul corpo degli animali. Durante l'esame del tessuto, i ricercatori hanno osservato una serie di 519 geni, che sono stati attivati a contatto con royalactin e hanno scoperto che alcuni di questi geni erano responsabili della moltiplicazione delle cellule staminali. Dopo questa conclusione, gli stessi ricercatori hanno cercato sostanze simili alla royalactina che sono state prodotte nel corpo umano e che hanno svolto la stessa funzione.
Infine, hanno trovato la proteina NHLRC3 , che hanno chiamato Regina, che viene prodotta nell'uomo nella fase embrionale e provoca anche la crescita, la proliferazione delle cellule staminali e può essere utilizzata per rigenerare i tessuti degradati, come quello che succede nella malattia di Alzheimer.
Cosa resta da dimostrare
È importante sottolineare che questo studio è ancora nella sua fase iniziale ed è stato condotto solo con topi e, sebbene abbia rivelato l'importanza della royalactina e della proteina Regina nella produzione di cellule staminali, sono necessarie ulteriori ricerche per identificare il meccanismo d'azione completo di queste sostanze nel corpo umano e la sua applicazione nel trattamento delle malattie degenerative, come l'Alzheimer. Nel frattempo, vedi cosa è disponibile per il trattamento della malattia di Alzheimer.