L'ipertermia maligna consiste in un aumento incontrollato della temperatura corporea, che supera la capacità del corpo di perdere calore, senza alcun cambiamento nella regolazione del centro termoregolatore ipotalamico, che è ciò che accade di solito in situazioni di febbre.
L'ipertermia maligna può verificarsi in persone che hanno un'anomalia ereditaria nei muscoli scheletrici e che sono esposte ad anestetici per inalazione, come alotano o enflurano, ad esempio e anche dopo l'esposizione a un miorilassante chiamato succinilcolina.
Il trattamento consiste nel raffreddare il corpo e somministrare i farmaci nella vena, che dovrebbe essere fatto il più presto possibile, poiché l'ipertermia maligna può essere fatale.
Possibili cause
L'ipertermia maligna è causata da un'anomalia ereditaria che si verifica nel reticolo sarcoplasmatico dei muscoli scheletrici, che provoca un rapido aumento della quantità di calcio all'interno delle cellule, in risposta alla somministrazione di anestetici per inalazione, come alotano o enflurano, ad esempio, o dovuta esposizione al miorilassante succinilcolina.
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Questo aumento di calcio nel muscolo scheletrico porta alla formazione di una contrattura muscolare esagerata, causando un improvviso aumento della temperatura.
Quali sintomi
I sintomi di ipertermia maligna si verificano di solito durante l'esposizione all'anestesia e sono temperatura elevata, aumento della frequenza cardiaca e del metabolismo muscolare, rigidità e lesioni muscolari, acidosi e instabilità muscolare.
Come viene fatto il trattamento
L'ipertermia maligna deve essere trattata immediatamente interrompendo l'anestesia e la somministrazione nella vena di sodio dantrolene, per un periodo da 24 a 48 ore, fino a quando la persona può usare il farmaco per via orale, se è ancora necessario.
Oltre alla somministrazione di questo farmaco, il corpo della persona può essere raffreddato con spugne umide, ventole o bagni di ghiaccio e, se queste misure di raffreddamento esterne non sono sufficienti, il corpo può anche essere raffreddato internamente mediante lavaggio gastrico con siero. freddo fisiologico.
Nei casi più gravi, in cui la temperatura non può essere sufficientemente abbassata, può essere necessaria l'emodialisi o il bypass cardiopolmonare con raffreddamento del sangue.