Casa Gravidanza A cosa serve l'esame del profilo biofisico fetale

A cosa serve l'esame del profilo biofisico fetale

Anonim

Il profilo biofisico fetale, o PBF, è un esame che valuta il benessere del feto dal terzo trimestre di gravidanza ed è in grado di valutare i parametri e le attività del bambino, da movimenti del corpo, movimenti respiratori, crescita volume del liquido amniotico e frequenza cardiaca.

Questi parametri valutati sono importanti, poiché riflettono il funzionamento del sistema nervoso del bambino e il suo stato di ossigenazione, in modo che, se viene identificato un problema, è possibile effettuare il trattamento il più presto possibile, con il bambino ancora nell'utero.

Quando è necessario

L'esame del profilo biofisico fetale è particolarmente indicato nei casi di gravidanza che hanno un aumentato rischio di complicanze, che può verificarsi in situazioni come:

  • Bambino con crescita inferiore alle attese per l'età gestazionale; Presenza di poco liquido amniotico; Donna incinta con sviluppo di malattie in gravidanza come diabete gestazionale, ipertensione o pre-eclampsia; Gravidanza multipla, con 2 o più feti, rene o ematologico; donna incinta molto al di sopra o al di sotto dell'età considerata sicura.

Inoltre, alcuni medici possono richiedere il profilo biofisico fetale solo per contribuire a garantire una gravidanza di successo, anche quando la donna incinta ha un rischio gestazionale, sebbene non vi siano prove del beneficio di questa pratica.

Come è fatto

L'esame del profilo biofisico fetale viene eseguito in cliniche ostetriche, di solito con un'ecografia, per osservare il bambino e con l'uso di sensori che rilevano il battito cardiaco e il flusso sanguigno.

Per l'esame, si raccomanda che la donna incinta indossi abiti leggeri e confortevoli, sia ben nutrita per evitare l'ipoglicemia e rimanga seduta o sdraiata in una posizione comoda.

A cosa serve

Con la realizzazione del profilo biofisico fetale, l'ostetrico può identificare i seguenti parametri:

  • Tono feta, come posizione della testa e del tronco, flessione adeguata, apertura e chiusura delle mani, movimenti di aspirazione, chiusura e apertura delle palpebre, ad esempio; Movimento del corpo del feto, come rotazione, stiramento, movimenti del torace; Movimenti respiratori del feto, che dimostrano se lo sviluppo respiratorio è adeguato, in relazione alla vitalità del bambino; Volume del liquido amniotico, che può essere ridotto (oligodrâmnio) o aumentato (polidramnios);

Inoltre, viene misurata anche la frequenza cardiaca fetale, misurata attraverso l'associazione con l'esame di cardiotocografia fetale.

Come viene dato il risultato

Ogni parametro valutato, in un periodo di 30 minuti, riceve un punteggio da 0 a 2 e il risultato totale di tutti i parametri viene fornito con le seguenti note:

punteggiatura risultato
8 o 10 indica un esame normale, con feti sani e con basso rischio di soffocamento;
6 indica un test sospetto, con possibile asfissia fetale, e il test deve essere ripetuto entro 24 ore o indicare l'interruzione della gravidanza;
0, 2 o 4 indica un alto rischio di asfissia fetale.

Sulla base dell'interpretazione di questi risultati, il medico sarà in grado di identificare i cambiamenti che possono mettere in pericolo la vita del bambino in una fase precoce e il trattamento può essere effettuato più rapidamente, tra cui la necessità di un parto prematuro.

A cosa serve l'esame del profilo biofisico fetale