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Principali esami preoperatori per chirurgia plastica

Anonim

Prima di eseguire interventi di chirurgia plastica, è importante eseguire test preoperatori, che devono essere indicati dal medico, al fine di evitare complicazioni durante la procedura o nella fase di recupero, come ad esempio anemia o infezioni gravi.

Pertanto, il medico raccomanda di eseguire una serie di test per determinare se la persona è sana e se è possibile un intervento chirurgico. Solo dopo aver analizzato tutti gli esami è possibile informare la persona se è possibile eseguire interventi di chirurgia plastica senza complicazioni.

Gli esami principali richiesti dal medico prima di eseguire qualsiasi intervento di chirurgia plastica sono:

1. Esami del sangue

Gli esami del sangue sono essenziali per conoscere le condizioni generali di salute del paziente, quindi i test più richiesti prima delle procedure chirurgiche sono:

  • CBC, in cui vengono controllate le quantità di globuli rossi, leucociti e piastrine; Il coagulogramma, che controlla la capacità di coagulazione della persona e, quindi, identifica il rischio di sanguinamento maggiore durante la procedura; La glicemia a digiuno, poiché i livelli di glucosio nel sangue alterati possono essere potenzialmente letali, specialmente durante l'intervento chirurgico. Inoltre, se la persona ha livelli molto elevati di glucosio nel sangue, il rischio di infezione aumenta e potrebbe esserci un'infezione da un microrganismo resistente, che è difficile da trattare; Dosaggio di urea e creatinina nel sangue, in quanto fornisce informazioni sul funzionamento dei reni; Il dosaggio degli anticorpi, principalmente IgE totali e IgE specifiche del lattice, indica se la persona ha qualche tipo di allergia e se il sistema immunitario viene preservato.

Per eseguire esami del sangue, potrebbe essere necessario digiunare per almeno 8 ore o secondo la guida del laboratorio o del medico. Inoltre, si consiglia di non utilizzare alcol o fumo almeno 2 giorni prima dell'esame, poiché questi fattori possono interferire con il risultato.

2. Test delle urine

È richiesto il test delle urine per verificare la presenza di alterazioni renali e possibili infezioni. Pertanto, il medico di solito richiede un test delle urine di tipo 1, chiamato anche EAS, in cui vengono osservati aspetti macroscopici, come colore e odore, e aspetti microscopici, come la presenza di globuli rossi, cellule epiteliali, leucociti, cristalli e microrganismi. Inoltre, vengono controllati il ​​pH, la densità e la presenza di altre sostanze nelle urine, come bilirubina, chetoni, glucosio e proteine, ad esempio, essendo in grado di informare sui cambiamenti non solo nei reni, ma anche nel fegato, ad esempio.

Oltre all'EAS, il chirurgo plastico raccomanda anche di eseguire la coltura delle urine, che è un esame microbiologico che mira a verificare la presenza di microrganismi che causano l'infezione. Perché se si sospetta un'infezione, di solito viene avviato un trattamento adeguato per evitare il rischio di complicanze durante la procedura.

2. Esame cardiaco

Il test che valuta il cuore normalmente richiesto prima dell'intervento chirurgico è l'elettrocardiogramma, noto anche come ECG, che valuta l'attività elettrica del cuore. Attraverso questo esame, il cardiologo valuta il ritmo, la velocità e la quantità di battito cardiaco, consentendo di identificare eventuali anomalie.

L'ECG è un esame rapido, dura in media 10 minuti, non provoca dolore e non richiede una preparazione specifica.

4. Esame dell'immagine

Gli esami di imaging variano in base al tipo di chirurgia plastica da eseguire, ma hanno tutti lo stesso obiettivo, ovvero valutare la regione in cui verrà eseguita la chirurgia e verificare l'integrità degli organi.

In caso di aumento del seno, riduzione e mastopessi, ad esempio, sono indicati gli ultrasuoni del seno e dell'ascella, oltre alla mammografia se la persona ha più di 50 anni. Nel caso di addominoplastica e liposuzione, si consiglia di solito l'ecografia dell'addome totale e della parete addominale. Per gli interventi di rinoplastica, ad esempio, il medico di solito richiede una TAC dei seni.

Per eseguire gli esami di imaging, di solito non è necessario alcun tipo di preparazione, ma è importante seguire le indicazioni e le linee guida del medico o il luogo in cui verrà eseguito l'esame.

Quando fare gli esami medici?

Gli esami devono essere eseguiti con almeno 3 mesi per la chirurgia plastica, poiché gli esami eseguiti per più di 3 mesi potrebbero non rappresentare le condizioni reali della persona, poiché potrebbero esserci stati cambiamenti nel corpo.

Gli esami sono richiesti dal chirurgo plastico e hanno lo scopo di conoscere la persona e identificare possibili cambiamenti che potrebbero mettere a rischio il paziente durante la procedura. Pertanto, è importante eseguire tutti i test per garantire il successo e la sicurezza della procedura chirurgica.

I risultati degli esami sono analizzati dal medico e dall'anestesista e, se tutto va bene, l'intervento è autorizzato ed eseguito senza alcun rischio.

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