Migliorare la nutrizione aiuta il corpo a prepararsi per la gravidanza. La donna che intende rimanere incinta dovrebbe mangiare cibi ricchi di vitamina E, B6, zinco e omega 3.
Il cibo per rimanere incinta più velocemente ha l'obiettivo di lasciare la donna ben nutrita, senza aumentare di peso e questo migliora la produzione di ormoni sessuali, facilitando il concepimento.
Un'alimentazione per rimanere incinta dovrebbe iniziare 3 mesi prima di rimanere incinta e dura fino a quando si verifica una gravidanza, quindi dovrebbe seguire un'alimentazione per la gravidanza. Scopri come l'alimentazione dovrebbe essere in gravidanza.
Alimenti che ti aiutano a rimanere incinta
Gli alimenti che ti aiutano a rimanere incinta sono quelli che hanno i nutrienti necessari per la formazione e il funzionamento degli ormoni sessuali, come:
- Zinco - trovato in ostriche, carne rossa, fegato, semi di zucca, semi di soia, mandorle, arachidi; Omega 3 - è presente in sardine, aringhe, salmone, tonno, semi di chia, semi di lino, noci; Vitamina B6 - che è in germe di grano, crusca di frumento, merluzzo bianco, cavoletti di Bruxelles, banane, mango; Vitamina E - presente in semi di girasole, nocciola, olio di semi di girasole, olio di mandorle, noci del Brasile, pistacchi.
Per consumare questi alimenti ogni giorno, puoi mangiare questi pesci per i pasti principali, usare i semi in succhi e insalate o mangiare la frutta secca come spuntino. Ad esempio, a colazione, metti le mandorle in muesli, a pranzo mangia salmone grigliato, per merenda fai un succo di mango con semi di chia e per cena usa l'olio di semi di girasole per condire i cavoletti di Bruxelles.
In generale, la donna che vuole rimanere incinta dovrebbe seguire una dieta nutriente e colorata, evitando fast food, bevande analcoliche, grassi trans, tè, caffè e bevande alcoliche, privilegiando cibi freschi e integrali.
Generalmente, l'acido folico è un integratore consigliato dai medici quando una donna decide di voler rimanere incinta e serve a prevenire malformazioni del sistema nervoso del bambino, riducendo così il rischio di nascere con la spina bifida.